Principio 5

Rapporti con le famiglie
- La collaborazione tra scuola e famiglie promuove un mutuo confronto e sostegnoal fine di incoraggiare il superamento di comportamenti stereotipati.
1. La scuola pone in essere un’azione costante e specifica volta a dialogare con tutte le figure educanti a favore di un equo coinvolgimento delle famiglie.
Come?
Nella definizione delle modalità di cooperazione con i genitori è posta specifica attenzione:
- al coinvolgimento di tutti gli organi e gli attori competenti e degli strumenti esistenti, nel rispetto dei diversi ruoli e funzioni (comitati genitori, associazioni genitori, consiglio d’istituto e organi collegiali, patto di corresponsabilità educativa…);
- Agli orari di ricevimento, al fine di garantire nelle migliori forme possibili la partecipazione di tutte le figure genitoriali;
- A un’equa richiesta di contatto a tutte le figure genitoriali;
- Alla restituzione del lavoro di relazione svolto in classe.
2. Nel dialogo con i genitori è dato spazio alla lettura critica dei ruoli e dei comportamenti genderizzati (in famiglia e a scuola).
Come?
La scuola organizza momenti di formazione per i genitori sugli stereotipi sessisti e i relativi effetti sui comportamenti e sulla formazione di bambine e bambini.
La scuola organizza incontri di formazione, informazione, discussione con le famiglie sulla decostruzione degli stereotipi sessisti e sulla valorizzazione delle differenze.
3. Ogni indicazione relativa a dotazioni e materiali condivisi tra scuola e famiglie è presa avendo cura di non riprodurre stereotipi sessisti e non inserire specifiche esplicite o implicite relative al genere.
Come?
È posta attenzione costante a evitare che sia richiesta una differenziazione di abbigliamento ai/alle bambini/e:
- In classe
- Nelle attività sportive (auspicabile una non omologazione e
non stereotipizzazione dell’abbigliamento).
Le famiglie sono informate e rese partecipi delle decisioni volte a decostruire l’omologazione e la stereotipizzazione dell’abbigliamento, come nel caso che può riguardare l’adozione o meno del grembiule.
Nelle indicazioni relative ai materiali per cui si richiedono contributi alle famiglie (per la didattica, giochi per la classe …) è condivisa con queste la scelta di non riprodurre stereotipi
sessisti o di ruolo.
4. La scuola promuove azioni volte a valorizzare la molteplicità di esperienze e configurazioni familiari presenti nella comunità scolastica e nella società.
Come?
La scuola organizza progetti svolti in aula sul tema. Sono previste giornate di incontro con le famiglie su questo tema. Sono previsti incontri con associazioni competenti e autorevoli su questo tema.
Linee guida
Il rapporto con le famiglie deve tenere presenti le forme di coinvolgimento già esistenti avendo cura di favorire una collaborazione scuola-famiglie in tutte le sue forme, promuovendo la valorizzazione e l’inclusione delle diverse configurazioni familiari, dei diversi vissuti ed esperienze, sostenendo il necessario riconoscimento reciproco delle rispettive peculiarità, delle comuni responsabilità educative e delle potenzialità della cooperazione scuola-famiglie.
Il rapporto con le famiglie è valorizzato nell’ottica di una educazione alle differenze presenti nella società, nella cultura e nei vissuti e di una prospettiva intersezionale.
Il rapporto con le famiglie persegue l’obiettivo di valorizzare la peculiarità della scuola di co-educare gruppi di pari di diverse provenienze, con diverse esperienze e portati culturali alle spalle e di rappresentare quindi la realizzazione istituzionale dell’educazione alle differenze.
La scuola promuove e favorisce il coinvolgimento delle famiglie sempre nel rispetto delle scelte didattiche che la scuola stessa sostiene e della libertà di insegnamento di ogni docente.