Principio 1

Istituzione scolastica
- La scuola riconosce il valore fondante della decostruzione degli stereotipi sessisti e si impegna a promuovere la valorizzazione delle differenze.
1. L’attenzione all’educazione di genere e alle differenze è presente nel PTOF, nel curricolo e nei documenti istituzionali della scuola.
Come?
Il PTOF recepisce le indicazioni ministeriali sull’educazione di genere e alle differenze (es: Piano nazionale per l’educazione al rispetto, Linee Guida Nazionali – art. 1 comma 16 L. 107/2015; Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo). Sono in essere e in previsione percorsi e progetti volti alla decostruzione degli stereotipi sessisti e alla valorizzazione delle differenze.
2. È prevista una figura responsabile, una commissione, una funzione preposta all’educazione alla decostruzione degli stereotipi sessisti e alla valorizzazione delle differenze.
Come?
La scuola nomina alcune/i insegnanti responsabili dei progetti di decostruzione degli stereotipi e valorizzazione delle differenze, che si impegnano a portare avanti questi percorsi con continuità, tenendo al corrente delle iniziative il collegio docenti e l’intera comunità scolastica.
Sono in atto azioni mirate a valorizzare le competenze e le esperienze già presenti fra gli/le insegnanti.
È riconosciuta una modalità o una funzione atta a facilitare un confronto critico tra gli e le insegnanti in relazione ai temi di genere, cercando di portare alla luce le proprie aspettative implicite ed eventuali pregiudizi.
3. Nell’azione di coordinamento del corpo docente sono garantiti dei meccanismi tali da agevolare la coerenza rispetto alla centralità del tema e attenzione generale alla pedagogia di genere.
Come?
È garantita una coerenza rispetto alla centralità del tema genere tra il curricolo, la didattica, i progetti curricolari
ed extracurricolari, il Piano di Formazione della scuola, la redazione del rav (Rapporto di Autovalutazione) e la progettazione del PdM (Piano di miglioramento).
È garantita un’attenzione generale per lo sviluppo di una pedagogia di genere, dunque per una pedagogia attiva e riflessiva rispetto all’educazione di genere, come base per le attività.
4. È in essere una rete di contatti attiva con le realtà presenti sul territorio che si occupano di educazione di genere, prevenzione e contrasto alla violenza di genere e alla violenza maschile contro le donne (associazioni, Centri Anti Violenza, consultori…).
Come?
Nello sviluppare i rapporti di collaborazione con le realtà presenti sul territorio, la scuola ispira la sua azione alla decostruzione degli stereotipi sessisti, alla valorizzazione delle differenze, al contrasto della violenza maschile contro le donne e delle discriminazioni in base al genere, e collabora con le realtà presenti nel suo contesto per sviluppare iniziative su questi temi adatte al livello di maturità di alunne e alunni.
Linee guida
Nello sviluppo di azioni atte a favorire la predisposizione di meccanismi interni è necessario, da parte dei soggetti incaricati (dirigente scolastica/o, nucleo interno di valutazione) valutare l’organizzazione della scuola, la propria storia e cultura lavorativa, al fine di avviare azioni che possano garantire i principi guida avendo cura di promuovere la cooperazione e la collaborazione all’interno del corpo docente, interventi di tipo trasversale e interdisciplinare, la riflessione collegiale.
Non è sempre necessaria la presenza di tutte le azioni identificate se alcune di queste permettono pienamente la realizzazione della funzionalità, cioè soddisfano il criterio.
Le azioni messe in atto per la decostruzione e il superamento degli stereotipi di genere prevedono il coinvolgimento di tutto il collegio docenti, nelle diverse discipline, nei progetti di continuità orizzontale e verticale, nei progetti che coinvolgono realtà extra scolastiche presenti sul territorio.