Principio 4

Gioco
- Il gioco, in ogni sua forma, è promosso quale veicolo per la libera espressione dell’immaginario e per la sperimentazione e la costruzione di relazioni non discriminatorie.
1. Il gioco è riconosciuto formalmente e valorizzato come occasione per la costruzione di relazioni paritarie, il superamento della segregazione di genere, la libera espressione dei generi.
Come?
È monitorato il tempo che in ogni sezione/classe è dedicato al gioco (in interno e in esterno).
È dedicato un budget all’acquisto di materiali per gli spazi/tempi dedicati al gioco, avendo cura di non prediligere materiali che rispecchino le modalità di gioco di un solo genere, ma garantendo che tutte/i abbiano a disposizione un’ampia gamma di possibilità e che i supporti al gioco siano connotati in base al genere.
Il gioco è utilizzato anche per fornire a bambine e bambini la possibilità di decostruire gli stereotipi sessisti, anche attraverso giochi a tema sull’educazione al genere.
Vengono svolti momenti di discussione e riflessione in classe sui media che bambine e bambini consumano, in quanto parte fondante di una cultura dei pari condivisa da cui attingono modelli di ruolo, fonti di ispirazione, significati, personaggi e storie che vengono poi rielaborati nel gioco.
2. Esistenza di meccanismi interni alla scuola atti a garantire che tutti gli spazi dedicati al gioco libero e strutturato, in interno e in esterno promuovano verso bambine/i un messaggio positivo di relazioni e rappresentazioni di e tra i generi, attivando appropriate misure di prevenzione e decostruzione di messaggi stereotipanti e discriminatori.
Come?
La scuola si impegna a scegliere attrezzature e dotazioni per il gioco in modo tale da non rimarcare stereotipi sessisti e culturali (in termini di colori, tipologia di attività, oggetti omologanti, rimando a stereotipi di genere e ruolo). La scuola e le famiglie si accordano per scegliere un abbigliamento per bambine e bambini che sia comodo, funzionale e permetta loro di prendere parte a tutte le attività didattiche e di gioco, in interno e in esterno. Sono presenti forme di monitoraggio e feedback finalizzate a identificare eventuali ambienti, oggetti, strumenti, etc. portatori di evidenti messaggi stereotipanti e a favorire la loro rimozione.
Viene garantito all’interno dei luoghi decisionali uno spazio di riflessione sul tema atto a fare il punto dei supporti al gioco presenti, quali sarebbe utile includere, e quali potrebbero essere sostituiti in quanto rispecchiano stereotipi sessisti.
3. È in essere una modalità di lavoro secondo la quale la scelta di giochi strutturati all’interno e all’esterno sia definita in base ai desideri, alle aspirazioni di bambini e bambine e a valutazioni indipendenti da stereotipi sessisti e di ruolo.
Come?
Sono presenti forme di collaborazione tra i/le docenti finalizzate a scegliere giochi e attività sportive in modo da offrire a tutti i bambini e tutte le bambine la possibilità di prendervi parte.
Sono presenti forme di supporto finalizzate a favorire un impegno dei/delle docenti finalizzato a fare sì che bambine e bambini collaborino nel gioco e negli sport su un piano di parità, senza necessariamente dividersi i compiti sulla base del genere.
Sono favoriti giochi di gruppo o di squadra misti, che incentivino la non fissità dei ruoli, che favoriscano la collaborazione/cooperazione per raggiungere un risultato o un obiettivo comune.
4. Le modalità previste per la scelta e la fruizione dei giochi liberi e strutturati, in interno e in esterno, garantiscono parità di accesso per bambine e bambini, tali da non favorire la segregazione di genere e/o presentare elementi discriminanti.
Come?
La scelta e la proposta dei giochi sono pensate per permettere ai/alle partecipanti di sperimentare ruoli e immagini di sé fuori da una prospettiva stereotipata, per promuovere l’ascolto e il rispetto, aiutando i/le bambine/i a immedesimarsi nell’altra/o.
È garantita (e monitorata) la libertà di accesso a tutti i giochi in egual misura a bambini e bambine.
È garantito (e monitorato) lo stesso tempo per le attività di gioco e per l’accesso ai giochi scelti dai bambini e dalle bambine, nell’ottica di favorire la contaminazione e la relazione tra i generi.
Il gioco in esterno è riconosciuto quale opportunità di superamento degli stereotipi e della segregazione di genere – con l’attenzione a che non ne funga da rinforzo, ad esempio, con le bambine che riproducono giochi più tranquilli in un angolo del giardino mentre i bambini occupano lo spazio in giochi di movimento – atta a favorire la costruzione di relazioni paritarie e a far emergere i desideri, le potenzialità e le inclinazioni di ciascuno/a, al di fuori da logiche stereotipanti.
Linee guida
Il gioco è inteso come azione complessiva di progettazione delle attività, definizione dei tempi dedicati, degli spazi e dei materiali.
Riconoscendo il ruolo del gioco nella libera espressione e costruzione delle identità individuali, delle dinamiche sociali e di gruppo, dei ruoli e quindi nella decostruzione o nel rafforzamento e nella trasmissione di stereotipi sessisti e culturali va garantito uno spazio/tempo dedicato e una progettazione condivisa a:
- Il gioco libero;
- Il gioco strutturato in interno e in esterno;
- Il gioco motorio;
- La composizione dei gruppi;
- L’uso del gioco nella didattica.
- La libera espressione nel gioco è intesa come sperimentazione e costruzione di relazioni non discriminatorie e contaminazione tra i generi, anche nella didattica e negli apprendimenti.